giovedì 25 ottobre 2012

applicazioni "marziali" della forma o cose senza senso?

Ho visto ultimamente alcuni video con le applicazioni "marziali" della forma.
Questi filmati non li ho mai capiti,forse per mancanza mia,allora provo a infilarmi nei panni di chi li gira e vedere se ci può essere un senso,un motivo onesto,sincero e concreto nel realizzarli.
Un motivo potrebbe essere che davvero nel TJQ,quando ci si scontra,si applicano in questo modo i movimenti della forma.
Io sono sicuro che se provo a fare "mosse" del genere in palestra mi schiantano...potrei farle se me la vedo con uno che è forte 100 volte meno di me,e allora giochi a fare lo splendido e va tutto bene,altrimenti mi sa che si fa poca strada con quei metodi;

 potrebbe essere un problema mio,però non ho neanche mai visto nessuno farle "dal vero".
Un altro motivo potrebbe essere che si vuol far vedere il corretto uso del corpo in  situazioni di scontro:
ma anche in questo caso ci cade nella situazione di prima,secondo me con movimenti così ampi e plateali si finisce schiena in terra 9 volte su 10 se si lotta,e con le ossa rotte se si fa a cazzotti;
capisco che sono video dimostrativi,quindi l'avversario è giustamente molto collaborativo per dare modo di far vedere la "tecnica",però certe cose sono proprio inguardabili...
anche se il compagno è collaborativo si devono comunque mostrare tecniche che funzionino quando lo scontro è reale e il nostro avversario non è un bambino :
per come me la vedo io,in confronti con avversari con capacità simili alle nostre,più sei "sintetico"nel movimento e meglio è,e ste caxxate del "mi abbasso,poi ruoto,poi schivo,poi afferro un polso,poi rigiro,poi ti lancio,poi ti do pure una gomitata nella nuca"non mi convincono per niente.
Il vero gusto non è in questi movimenti da film di serie B,il vero gioco è nello sbilanciare,nel portare l'avversario in "posti" dove la sua forza scompare,dove il suo equilibrio diventa così precario che basta un niente per farlo volare via o per atterrarlo;
e ancor di più portarcelo senza che lui se ne accorga.
Questo è il gioco così sottile ed elegante,così difficile e profondo che è la vera bellezza del TJQ.
Solo che per impararlo ci vogliono tanta  fatica e tanta tanta forza...

 

martedì 2 ottobre 2012

nuove leve allo "Spezia TJQ Club"

Come ho già scritto in TJQ training a settembre si è tornata a respirare aria di pratica.
Allenamenti tirati,forza,sudore,impegno e deteminazione l'hanno fatta da padrone in questo bel mese di TJQ a La Spezia.
A completare quanto sopra il rientro inaspettato,e per questo ancor più gradito,di Massimo,uno dei nostri che mancava da 3 anni,e che da questo mese ha ripreso a praticare con noi.
Ieri poi si è aggiunto un nuovo atleta.

Anche se è stato portato nella nostra palestra da un grande amico,siccome non aveva mai praticato con noi  è stato sottoposto al rito di iniziazione,per vedere se fosse degno di "dividere il tatami"con i membri del Club.
Il rituale prevede una sfida all'ultimo sangue con il più aggressivo,incontrollabile e temibile tra i nostri...Usque;
il ragazzo si è dimostrato all'altezza,deciso ed agguerrito ha subito mostrato la tempra del duro,guadagnandosi a pieni voti il dirittto a salire sul tatami.