Una imperdibile lezione,che ho trascritto sotto forma di domande/risposte,del M°Mario Napoli riguardante la struttura e l'uso del corpo e le differenze tra varie discipline:consiglio a tutti di studiare queste spiegazioni,autentiche perle regalateci da uno dei pochi Maestri di TJQ ancora in circolazione,e di farle proprie:
Domanda:
come dovrebbe muoversi il corpo nella pratica del TaiJiQuan,quali caratteristiche lo contraddistinguono?
Risposta:
un bellissimo esempio per spiegare l'uso del corpo nella pratica del TJQ è quello di considerare il corpo "diviso" in tre:
il corpo fisico
il corpo psichico
il corpo "energetico"
i tre corpi non si separano, ma lavorano insieme sempre.
Qui si deve capire ed accettare che la muscolatura (corpo fisico) da sola non si muove (mai);
ha bisogno di una mente (corpo psichico) che la comanda e questo processo viene svolto attraverso il sistema nervoso-endocrino (corpo energetico);
essi ,nella corretta pratica,lavorano sempre insieme mai separati ed andando avanti con la pratica e scendendo in profondità,mai si comincia a scartare uno per passare ad un altro;
questo metodo è impossibile per la pratica corretta;
in realtà,più' si va avanti e meglio questo sistema funzionera';
più si va avanti e migliore sarà la comunicazione tra i vari corpi che avverrà con meno dispersione e spreco di energia per via della minore "frizione" tra essi,dato che,lavorando duramente,tutto diviene fluido e quindi più efficiente come una serie di ingranaggi perfettamente lubrificati che lavorano senza attriti ottimizzando il loro funzionamento.
Domanda:
lei dice che più si avanza con la pratica più questi tre corpi interagiscono tra loro in maniera efficiente migliorando costantemente;questo significa,come spesso si sente dire nelle varie scuole di TJQ,che più si invecchia e più grande sarà l'abilità nel lottare?
Risposta:
E' strano come queste fesserie senza fondamento reale tuttavia rimangano molto diffuse e credute;
nessuno può infatti affermare,ed i grandi atleti,come i grandi studiosi come i grandi scienziati per primi lo testimoniano,che nella vecchiaia si ha una migliore "struttura" o migliori capacità(ad esclusione dell'esperienza)rispetto alla gioventù;nessuno a ottant'anni può dire di essere più "performante" ed in miglior forma di quando ne aveva venti o trenta.
Purtroppo questi equivoci,queste fantasie nascono e proliferano nella pratiche interne come il TJQ proprio perchè non essendoci,nella stragrande maggioranza dei casi,una pratica di lotta a due dove cercare di mantenere il proprio equilibrio e dove tentare di mantenere il corretto fuzionamento dei tre corpi è reso difficile dall'avversario,non vi è possibilità di smentita diretta;
in moltissime scuole di TJQ c'è sempre il vizio di parlare senza prima aver fatto esperienza diretta di quello che si vuol spiegare;
di parlare senza aver avuto il lavoro "nelle proprie mani"...e così si usano esempi sempre fuori di se stessi...si ama la fantasia,si ama lo sputare sempre contro il vento;
la realtà delle cose è che la padronanza nell'uso del corpo nella sua interezza deve andare di pari passo con la padronanza e l'apice dei tre corpi fisico-mente-energia e quindi deve andare,per forza di cose,di pari passo con l'apice del corpo fisico.
Quando questo comincia il suo declino porta inevitabilmente con sè gli altri due e tutto comincia quindi ad andare giu,in declino;
ovviamente ognuno alla sua (personale) velocita',come ben si può comprendere osservando con mente aperta e senza pregiudizi il mondo che ci circonda,pieno di questi esempi chiari:nello sport,nelle scienze,nel lavoro.
domanda:
quindi si può affermare che quando il corpo fisico decade per la vecchiaia, per quanto si possa aver sviluppato ottime caratteristiche e capacità,si sarà invariabilmente destinati a declinare ?Il corpo fisico è quindi la parte più importante?
Risposta:
Se leggete bene ciò' che ho affermato,non ho mai detto:" il fisico, il fisico, il fisico e niente altro";
questo è altrettanto sbagliato che il considerarlo non-importante:
ho chiaramente dettagliato e spiegato che c'è bisogno di tutti e tre i corpi,perchè tutti e 3 uniti fanno "IL CORPO" o forse meglio "L'UOMO";
tutti hanno la medesima importanza;
come un automobile (il corpo fisico)che ha bisogno della benzina (energia-prana-chi) e del guidatore (mente) per funzionare perfettamente...ognuno senza l'altro non ha valore.
Quando tutto è in ordine,la guida sarà piacevole,meravigliosa,e potrà portarci in un viaggio tranquillo e ricco di soddisfazioni;
ma quando l'automobile invecchia allora si comincerà ad avere problemi in tutto il sistema,e la miglior benzina non migliorerà' le cose, visto che eravamo gia' nella perfezione quando l'automobile era nuova.
Giusto?
Il miglior guidatore,non potrà farci andare veloci e sicuri come prima ma,al massimo,potrà tentare di non peggiorare le cose.
Giusto?
Come tutti gli esseri viventi l'era del declino è tra noi, e si chiama vecchiaia.
Ora l'unica cosa che possiamo fare è lavorare sul come si cade,tentare di rallentare questo declino,ma sempre di cadere si parla!
Molti invece credono che ciò sia evitabile.
Posso soltanto dire "ad ogni uno il suo veleno"
Domanda:
può spiegarci meglio il concetto dell'uso del corpo nel TJQ e nelle AM in generale(ripetto a pratiche "a solo" come ad esempio lo Yoga) ?
Risposta:
Nel TaiJiQuan,trattandosi di un'arte marziale,è fondamentale capire che tutto questo(l'uso dei tre corpi in maniera perfetta e d equilibrata) viene portato ad un livello ancora più difficile rispetto ad esempio,a pratiche come lo Yoga in quanto ci si trova a lottare contro un'avversario che tenterà di "rompere" questo meccanismo perfettamente oliato a "spezzarlo",ed è per questo che si deve fare uso obbligatoriamente(outside influence)di un partner.
per capire farò questo semplice esempio:
immaginiamo uno yogi ed un esperto di tjq;
ora aggiungiamo che tutti e due hanno una comunicazione tra i tre corpi mente-energia-fisico perfetta,ma allenata solo nelle forme,nelle posture,nei movimenti ed in altri esercizi fatti "a solo",cioè senza un partner;
adesso prendiamo un esperto praticante,bravo nel tirare e nello spingere,nel proiettare ed atterrare i suoi avversari.
Ora se lui tirasse e spingesse i nostri due esperti,o tentasse di atterrarli o proiettarli,essi troverebbero una grandissima difficoltà a mantenere la loro posizione,la loro postura e ad evitare di essere proiettati,atterrati o spinti;
ci accorgeremmo che sotto stress,pressati da un avversario che tenta di rompere il loro equilibrio,i loro tre corpi non funzionerebbero più come prima,non sarebbero più ingranaggi perfettamente oliati e la comunicazione tra mente- energia-corpo(i tre corpi) sarebbe dispersa,e loro sarebbero inevitabilmente tirati,spinti via,atterrati o proiettati.
Allora se questi esperti non vogliono che tutto ciò accada,dovranno per forza praticare questo metodo di lottare con partners per tentare di allenare la comunicazione dei tre corpi non più in "RELAX" ma in "STRESS".
Questa pratica porterà alla vera padronanza del TaiJiQuan nel suo complesso.
ciao,vorrei saperne di più sul taichi,come si possono avere maggiorni informazioni sulla tua scuola?
RispondiEliminagrazie
ciao
questa intervista è presa da una rivista di arti marziali?il maestro intervistato a pubblicato libri?se sì mi puoi indicare come e dove acquistarli
RispondiEliminagrazie in anticipo
ciao
ciao gente,
RispondiEliminaper la scuola puoi digitare sul logo più sotto e entri nel sito,altrimenti contattami via mail;interviste al M°Mario Napoli sono presenti sulle maggiori riviste di AM,mentre libri al momento non ne ha ancora scritti
mi piace :)
RispondiEliminaquando dice di praticare a due intende il tuishou o altri esercizi che fate?
RispondiEliminaciao
per pratica a due intendiamo,in linea di massima,sia esercizi di tuishou diciamo"collaborativo"per allenare la sensibilità e la capacità di assorbire e scaricare la forza dll'avversario,sia push hands a contatto pieno su tatami per verificare le reali capacità e prendere abitudina alla lotta vera e propria.
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