Come ho scritto in "Training",il 2011 è iniziato un pò così e così..per tutto gennaio non ho praticato bjj,il push hands e la forma;
sì è vero,è andata meglio con gli esercizi di Hindu Wrestling,ma come contatto pieno,inutile nascondersi,abbiamo mollato parecchio tanto che con Tatanka abbiamo deciso per febbraio di variare la sequenza di allenamento del lunedì,per vedere almeno di darci una svegliata...è anche vero che i motivi del rallentamento non sono tutti a carico nostro;
Usque è seriamente infortunato a una spalla da ormai più di un mese,Tatanka ha avuto i suoi guai ben più seri e anch'io,tra ginocchio e spalla,non è che me la passo alla grande;
la spalla addirittura,benchè sia poco più di un fastidio mi impedisce da novembre di fare alcuni esercizi dell'HW...
ma tant'è,questo è ciò che passa il convento inutile rimuginarci sopra.
Quando capitano questi periodi dove sembra che tutto o quasi giri per il senso sbagliato,mi chiedo perchè cavolo pratico ancora il TJQ o se resta ancora qualcosa di quelle motivazioni che mi spingevano a fare 1 ora e mezza di posture fisse tutti i giorni o addirittura,ai tempi del primo e del secondo anno,a spararmi 2-3 ore di pratica ogni santo giorno;
è cambiato qualcosa rispetto a quegli anni?
Sicuramente dopo i primi due anni è cambiata la pratica in sè,il livello di profondità,il livello di intensità e spessore,questo è fuori di dubbio;
ma questo cambio cosa si è portato dietro?
Oltre alla fatica mentale e fisica,a qualche piccolo infortunio,allo stress delle gare e della lotta,cosa ha modificato o variato delle motivazioni che mi spingevano al TJQ?
Guardandomi indietro ricordo benissimo come il motivo che mi spinse ad avvicinarmi al TJQ era,se si può usare quel termine,di tipo "spirituale"...era un "bisogno" di qualcosa che colmasse il senso di vuoto,di inadeguatezza che avvertivo,"bisogno" di qualcosa di "profondo",qualcosa di "adulto"...
beh!quella motivazione alla fine non credo sia cambiata,credo invece sia "maturata" ancor di più.
Pratico perchè se non lo faccio sono "colpevole"
Pratico perchè se non lo faccio sono "povero"
Pratico perchè se non lo faccio sono uno che "sa di non aver fatto il suo dovere"
Così,una volta di più e nonostante tutto,mi auguro che il 2011 sia ancora un anno di pratica dura.
Maestro,sensei,sifu ecc. nessuno di questi aggettivi ha significato senza essere passati attraverso un percorso profondo e personale fatto anche di pratica vera,ma quello che fà la differenza è, la passione.
RispondiEliminaQuella che hai tu,e che ti rende "grande".
Mizuiro
MIzuiro ti ringrazio,ma mi sa che mi stai facendo "troppo grande" ;)))
RispondiEliminaE' la risposta tipica di uno "grande".
RispondiEliminap.s.e comunque tu sai che io so :)
MIZUIRO