lunedì 7 novembre 2011

tempismo velocità e forza

Mano a mano che andiamo avanti con la pratica mi rendo conto che continuo ad avere problemi,sia nei pugni che nel PH  libero tipo Teppo del Sumo,a portare i colpi con il giusto tempismo.
Siccome già non sono un fulmine di guerra in velocità,questo non perfetto tempismo mi porta a uno sforzo immane durante la pratica che,se da una parte può essere positivo in allenamento,certo non è un gran vantaggio quando dall'allenamento di passa allo sparring o alla gara.

Per evitare di farsi bastonare regolarmente infatti,in mancanza (e alla ricerca disperata)di questo "timing", la soluzione in cui sempre mi infilo,come in altri casi,è aumentare la forza del colpo,con conseguente dispendio di energia;
ora,non faccio certo parte della banda che deplora l'uso della forza,anzi,però questa lacuna nel timing inizia ad infastidirmi,o forse è solo che ultimanente ci faccio più caso e il non riuscire a migliorarmi in questo aspetto comincia gentilmente ad innervosirmi.

La forza e la velocità sono i due elementi "fisici" dello striking,e sono legati tra loro dal concetto di "quantità di moto ":
quantità di moto = massa x velocità
Maggiore è la quantità di moto e più devastante sarà il colpo.
La quantità di moto aumenta con la massa del pugno ma anche con la velocità con cui viene sferrato, la velocità, a sua volta, dipende dall'accelerazione impressa al pugno.

Richiamando la relazione fondamentale della dinamica F= M x a (forza uguale a massa per accelerazione) si può scrivere che a = F / M.  La massa (M) aumenta con il volume ed è quindi proporzionale al cubo della dimensione lineare (L3). Dal punto di vista fisiologico, la forza estrinsecata da un muscolo è proporzionale alla sua sezione, quindi la forza è proporzionale al quadrato di una lunghezza lineare (L2); pertanto si può considerare l'accelerazione (a) come proporzionale a L2 / L3, cioè 1/L. 

Da quanto sopra si deduce che maggiore è la taglia, maggiori difficoltà si hanno ad accelerare il  corpo o parti del  corpo.
Tuttavia tra una categoria superiore ed una inferiore il vantaggio legato alla maggior forza (che aumenta in proporzione alla sezione muscolare) è molto maggiore dello svantaggio legato alla limitazione dell'accelerazione e quindi della velocità di esecuzione.
Se aggiungiamo che in tutte le discipline c'è una divisione in categorie di peso,questo è l'implicito e definitivo riconoscimento del fatto che la forza è una componente predominante nel confronto marziale;
do quindi per scontato che la forza sia "superiore",fatte le debite e normali considerazioni,alla velocità,ma non altrettanto posso dire riguardo alla capacità di portare i colpi sempre e costantemente"al momento giusto".
Mi vengono in mente le parole di Stanley Israel quando si riferiva a ChengManChing:
Il suo tempismo era IMPECCABILE.

Per rendere potente al 100% lo striking,che sia pugno o spinta o colpo a mano aperta,abbiamo bisogno di forza+velocità+ tempismo,cioè quella capacità "intellettiva"di aumentare la precisione fisica e temporale nel portare i colpi.
Ma se ho pensato spesso che per migliorare questo aspetto fosse sufficiente aumentare la velocità di esecuzione,mi rendo conto ora che non è proprio esattamente così;
velocità e tempismo purtroppo sono cose ben diverse.
Ho ancora ben presente come MN,con un perfetto timing e un uso relativamente limitato di forza,riusciva sempre a mandare a vuoto i miei attacchi,non importa con quanta potenza potessi portarli;era come un tunnel senza via di uscita:
non importa se aumentavo la velocità o la forza,il suo colpo arriva sempre un attimo prima del mio e tanti saluti a Max.

il "giusto momento" infatti toglie potenza ai colpi dell'avversario,e questo al di là della forza dell'avversario stesso;
la stessa cosa mi succede in palestra con i miei amici di allenamento,anzi il meno forte di loro è quello che più mi mette indifficoltà sotto questo aspetto.

Unire forza,velocità e TIMING nello scontro libero a contatto pieno è davvero un difficile compromesso,se abbiamo ben presente come l'esecuzione di un gesto sia più precisa se la forza sviluppata o la velocità di esecuzione sono basse .
Ora,se mentre siamo in allenamento,il fatto di impegnare grandi quantità di forza è una magnifica strada per aumentare forza,resistenza e fiato,nello scontro aperto abbiamo bisogno di un perfetto equilibrio per la valutazione della strategia di combattimento,la quale dipenderà sia dalle nostre caratteristiche individuali,sia da quelle dell'avversario.
La decisione sul dispendio delle energie deve essere estremamente oculata.
Da qui le mie preoccupazioni sul non progredire del mio tempismo.


P.S.
provare il gioco del Sumo in alto a sx per rendersi conto meglio di quanto scritto sopra

;)))

9 commenti:

  1. cazzzz non riesco a sconfiggere l'uomo-tigre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. E belin...L'Homo Tigro è troppo forte..troppe testate ^__^

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  3. la mossa speciale...quando è sul ciglio ;)

    SCHIAPPE

    Giuliano

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  4. "Maggiore è la quantità di moto e più devastante sarà il colpo"
    sono d'accordo
    "La quantità di moto aumenta con la massa del pugno"
    non sono d'accordo

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  5. Giuliano grazie per la scoperta dell'acqua calda!!!

    Anonimo : quantità di moto=massa per velocità

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  6. possibile che l'unico che non riesce a battere l'uomo tigre sono io???

    non è che millantate???

    ;)))

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  7. Ho usato quello che fa il colpo di pancia ;-)))

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  8. 'azzzzz!!!!!!il colpo di panciaaaa...non ci avevo pensato!!!!!
    Lorenzo sono fiero di te ;)))

    P.S.
    le posture come vanno?

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