Era tanto che non pubblicavo un video nostro,ecco allora quest'aggiornamento sul nostro piccolo,ma agguerrito gruppo di studio del TJQ.
Intanto un grazie di cuore a Federico e Simone,ragazzi d'oro tutto impegno e niente chiacchiere,e a Lorenzo,atleta RioGrappling, che li ha portati da noi;
Federico per integrare la preparazione atletica con gli esercizi dell'hindu wrestling,Simone per studiare il TJQ della nostra scuola.
Grazie ancora ragazzi.
venerdì 20 dicembre 2013
venerdì 22 novembre 2013
FANTASTICO!!!
Intelligenza tattica,forza,sensibilità,calma,tecnica,velocità,tutto in questo meraviglioso match,da vedere e rivedere 1000 volte.
Un vero Yokozuna...
Un vero Yokozuna...
venerdì 8 novembre 2013
mercoledì 23 ottobre 2013
SPEZIATJQ vs tai chi chuan?E' davvero così o è ora di aprire gli occhi?
Io sono senza parole...
Mi ha scritto un affezionato lettore e critico della nostra pratica,scrivo pratica perchè ovviamente,secondo lui (e tanti altri) il nostro non è TJQ,sconvolto perchè in TJQ training ho messo che una delle cose più belle che mi ricordo di settembre è stato uno schianto a piena forza nel cerchio tra me e Usque.
Ora,visto che ho deciso che certi commenti o sono fatti a ragion veduta e con spiegazioni plausibili oppure neanche li pubblico,dato che ci sono i vari forum italiani dove illustrare e dibattere delle vostre cacate marziali,per favore evitate di perdere tempo se non avete niente di serio da scrivermi;
insomma,a parte questo,l'amico scrive la solita tiritera che nel TJQ non ci si oppone all'avversario ,non ci si schianta,non si usano i muscoli ma i tendini,non si usa la forza bruta ma la forza elastica ecc.ecc.ecc.:
tutte bellissime idee e concetti che hanno anche una verità...come certe leggende mi viene da pensare...
Allora visto che a parole è impossibile capirsi,e che tantomeno nessuno di questi padreterni del TJQ ha intenzione di venirci a trovare,mi è capitato di vedere un video che rende bene l'idea di questo strano mondo del quale,bene o male, faccio parte.
Ora,nel video si tratta di due sport diversi,ma non raccontiamocela,cerchiamo di essere adulti,il concetto è ben chiaro.
Da una parte i machi del calcio,supertatuati,sempre pronti a pose da uomini duri,a bisticci con tutti,a mettere il "muso duro",dall'altra gente tosta che non vive di caxxate.
Da una parte i machi sempre in terra a piangere,dall'altra uomini veri poco inclini a sceneggiate e isterismi vari.
Stessa cosa nel mondo italiano del TJQ & Affini
Da una parte ci sono i Veri Guerrieri,quelli che conoscono tutti i segreti,che usano il Qi,che sono radicati come querce,potenti e inafferrabili come l'acqua di un fiume in piena,che pubblicizzano i prodigi della propria scuola e la superiorità marziale del vero , unico e antico TJQ(ovviamente il loro) su tutte le altre AM,dall'altra Normali Umili Praticanti che si cimentano nella lotta terra-terra,cercando di mettere in pratica quello che studiano,ma riconoscendo che la realtà dei fatti,quando ti trovi di fronte a qualcuno che ha tutta l'intenzione di fracassarti a terra è ben diversa del chiacchierare del Qi e dei soliti esercizi che si vedono nei vari video sul "se tu fai così io allora faccio così"e sul "guarda come sono morbido mentre pratico"...
Cosa ancor più incredibile è che poi,quelle poche volte che i Veri Guerrieri si trovano di fronte ai Normali Umili Praticanti,come per incanto i ruoli si invertono,e questi Guerrieri volano che è un piacere;
tutto il loro Qi svanisce come per incanto,la morbidezza è solo un remoto ricordo;
ecco che subito,dopo le prime due o tre schienate diventano isterici e rancorosi,la calma che li pervadeva svanisce come nebbia al sole,allo Zen si sostituisce il più nostrano Mal Di Fegato,alla spiritualità orientale un ben più terreno e occidentale "giramento de cojones".
La loro immensa apertura mentale diventa una feritoia così stretta da non lasciar spazio neppure al passaggio di un foglio di carta velina.
E' questo che i Guerrieri non riescono a comprendere,e non c'è verso di infilarglielo in testa...
cianciano del vero IO,di uccidere l'EGO,di conoscere SeStessi e poi non vedono il Primo,Grande e forse Unico Valore:
che la lotta è veramente prodigiosa nello scoprire le carte.
E invece di capire,cosa ancor più divertente,è che dopo averle prese di santa ragione questi Veri Guerrieri invece di porsi delle sane e giuste domande su quello che stanno praticando e che,villipendendolo e insultandolo,chiamano TJQ,subito diventano membri del partito della negazione del TJQ marziale.
Questo è veramente bellissimo:
prima Re del Ring,poi dopo schienate e decolli in tutte le direzioni,negazionisti totali...
Boh!chi ci capisce qualcosa è bravo
E' un mondo davvero strano!!!
Mi ha scritto un affezionato lettore e critico della nostra pratica,scrivo pratica perchè ovviamente,secondo lui (e tanti altri) il nostro non è TJQ,sconvolto perchè in TJQ training ho messo che una delle cose più belle che mi ricordo di settembre è stato uno schianto a piena forza nel cerchio tra me e Usque.
Ora,visto che ho deciso che certi commenti o sono fatti a ragion veduta e con spiegazioni plausibili oppure neanche li pubblico,dato che ci sono i vari forum italiani dove illustrare e dibattere delle vostre cacate marziali,per favore evitate di perdere tempo se non avete niente di serio da scrivermi;
insomma,a parte questo,l'amico scrive la solita tiritera che nel TJQ non ci si oppone all'avversario ,non ci si schianta,non si usano i muscoli ma i tendini,non si usa la forza bruta ma la forza elastica ecc.ecc.ecc.:
tutte bellissime idee e concetti che hanno anche una verità...come certe leggende mi viene da pensare...
Allora visto che a parole è impossibile capirsi,e che tantomeno nessuno di questi padreterni del TJQ ha intenzione di venirci a trovare,mi è capitato di vedere un video che rende bene l'idea di questo strano mondo del quale,bene o male, faccio parte.
Ora,nel video si tratta di due sport diversi,ma non raccontiamocela,cerchiamo di essere adulti,il concetto è ben chiaro.
Da una parte i machi del calcio,supertatuati,sempre pronti a pose da uomini duri,a bisticci con tutti,a mettere il "muso duro",dall'altra gente tosta che non vive di caxxate.
Da una parte i machi sempre in terra a piangere,dall'altra uomini veri poco inclini a sceneggiate e isterismi vari.
Stessa cosa nel mondo italiano del TJQ & Affini
Da una parte ci sono i Veri Guerrieri,quelli che conoscono tutti i segreti,che usano il Qi,che sono radicati come querce,potenti e inafferrabili come l'acqua di un fiume in piena,che pubblicizzano i prodigi della propria scuola e la superiorità marziale del vero , unico e antico TJQ(ovviamente il loro) su tutte le altre AM,dall'altra Normali Umili Praticanti che si cimentano nella lotta terra-terra,cercando di mettere in pratica quello che studiano,ma riconoscendo che la realtà dei fatti,quando ti trovi di fronte a qualcuno che ha tutta l'intenzione di fracassarti a terra è ben diversa del chiacchierare del Qi e dei soliti esercizi che si vedono nei vari video sul "se tu fai così io allora faccio così"e sul "guarda come sono morbido mentre pratico"...
Cosa ancor più incredibile è che poi,quelle poche volte che i Veri Guerrieri si trovano di fronte ai Normali Umili Praticanti,come per incanto i ruoli si invertono,e questi Guerrieri volano che è un piacere;
tutto il loro Qi svanisce come per incanto,la morbidezza è solo un remoto ricordo;
ecco che subito,dopo le prime due o tre schienate diventano isterici e rancorosi,la calma che li pervadeva svanisce come nebbia al sole,allo Zen si sostituisce il più nostrano Mal Di Fegato,alla spiritualità orientale un ben più terreno e occidentale "giramento de cojones".
La loro immensa apertura mentale diventa una feritoia così stretta da non lasciar spazio neppure al passaggio di un foglio di carta velina.
E' questo che i Guerrieri non riescono a comprendere,e non c'è verso di infilarglielo in testa...
cianciano del vero IO,di uccidere l'EGO,di conoscere SeStessi e poi non vedono il Primo,Grande e forse Unico Valore:
che la lotta è veramente prodigiosa nello scoprire le carte.
E invece di capire,cosa ancor più divertente,è che dopo averle prese di santa ragione questi Veri Guerrieri invece di porsi delle sane e giuste domande su quello che stanno praticando e che,villipendendolo e insultandolo,chiamano TJQ,subito diventano membri del partito della negazione del TJQ marziale.
Questo è veramente bellissimo:
prima Re del Ring,poi dopo schienate e decolli in tutte le direzioni,negazionisti totali...
Boh!chi ci capisce qualcosa è bravo
E' un mondo davvero strano!!!
se il TJQ piange,la Boxe non ride...
Fatte le debite proporzioni e i dovuti distinguo,se il TJQ è quasi morto la Boxe soffre parecchio...
dove sono finiti questi pugili???
P.S. Preciso che non ho messo Leonard solo perchè è antipatico,quindi se volete vederlo all'opera(e ne vale la pena)cercatevelo
;)
dove sono finiti questi pugili???
P.S. Preciso che non ho messo Leonard solo perchè è antipatico,quindi se volete vederlo all'opera(e ne vale la pena)cercatevelo
;)
sabato 21 settembre 2013
3...2...1...
Il tachi ai ,ovvero tutta la filosofia del Sumo in un gesto.
Tra tutti i modi di iniziare a lottare è il più diretto,il più"coraggioso",il più immediato,il più aperto:
niente tatticismi,nessuna strategia,"solo" impatto frontale a tutta.
Ma non sempre è così.
Posto un gran bel video,su alcuni "trucchetti"che tutti,dal Rikishi meno noto allo Yokozuna più affermato hanno,chi più chi meno,usato per sorprendere o "stendere" l'avversario.
Alcuni sono molto violenti,altri sono di "furbizia"(fantastici quelli di Mainoumi in cui caddero Yokozuna del calibro di Akebono...tanto per dire...) ,non sempre ben visti ed accettati dai puristi del Sumo,ma comunque sempre interessanti e testimoni di velocità,colpo d'occhio e a volte di sana cattiveria.
Buona visione.
Tra tutti i modi di iniziare a lottare è il più diretto,il più"coraggioso",il più immediato,il più aperto:
niente tatticismi,nessuna strategia,"solo" impatto frontale a tutta.
Ma non sempre è così.
Posto un gran bel video,su alcuni "trucchetti"che tutti,dal Rikishi meno noto allo Yokozuna più affermato hanno,chi più chi meno,usato per sorprendere o "stendere" l'avversario.
Alcuni sono molto violenti,altri sono di "furbizia"(fantastici quelli di Mainoumi in cui caddero Yokozuna del calibro di Akebono...tanto per dire...) ,non sempre ben visti ed accettati dai puristi del Sumo,ma comunque sempre interessanti e testimoni di velocità,colpo d'occhio e a volte di sana cattiveria.
Buona visione.
giovedì 1 agosto 2013
...a proposito di forza e flessibilità!
Una serie di tecniche a dimostrazione di velocità,tempismo e forza, prese dal torneo di Nagoya del luglio 2013
.
Realizzare proiezioni,spazzate e movimenti del genere senza Gi e altri "appigli" (ad eccezione del mawashi) dimostra la capacità e la bravura di questi "mostri"della lotta,troppo spesso visti solo come giganti un pò goffi e pesanti.
.
Realizzare proiezioni,spazzate e movimenti del genere senza Gi e altri "appigli" (ad eccezione del mawashi) dimostra la capacità e la bravura di questi "mostri"della lotta,troppo spesso visti solo come giganti un pò goffi e pesanti.
martedì 30 luglio 2013
Riflettiamo...
Osservando il lavoro al sacco illustrato nei due video mi sorge spontanea una riflessione...
Nel primo video uno dei paladini del combattimento mortale,nel secondo un umile sportivo che si accontenta(va) di lottare per la vittoria.
Entrambi ai vertici della loro arte,eppure le differenze sembrano piuttosto chiare.
Visionando i due video contemporaneamente diventano addirittura eclatanti...
Allora la mia riflessione,cari lettori,è questa:
è lecito farsi venire il dubbio che ci sia qualcosa che non quadra?
Che forse i vecchi maestri di arti cinesi(TJQ,Yq,ecc.ecc.ecc.)sono stati,come minimo,fraintesi e che il 99% dei loro insegnamenti vengono(più o meno volontariamente)travisati?
E' lecito pensare che i principi bio-meccanici, la forza di determinazione,la presenza mentale,l'INTENZIONE nel colpire siano immensamente più sviluppati e allenati nell'umile sportivo del secondo video rispetto al combattente del primo?
E' lecito pensare che forse i paladini del combattimento per la vita o la morte nel 99,9% dei casi si masturbano mentalmente?
lunedì 29 luglio 2013
mercoledì 12 giugno 2013
lotta mongola&sumo
un video breve...
fare un pò si scambio in palestra tra discipline affini non è male come allenamento...trovandosi poi con uno Yokozuna...
;)
sabato 27 aprile 2013
Gama,il leone del Punjab
Ho parlato più volte degli esercizi dell'Hindu Wrestling che pratichiamo per coltivare forza ;
è importante capire che NON sono esercizi per aumentare la massa muscolare,ma il loro scopo è incrementare la potenza e la resistenza dell'intero corpo.
Sono esercizi che per essere praticati non necessitano(per il 90%) di alcun attrezzo,ma solo del proprio peso corporeo e di tanta forza di volontà.
Adesso questo post per far conoscere chi era Gama,quello che è stato forse il più grande rappresentante della lotta indiana,certamente uno dei più grandi lottatori del XIX e XX secolo.
Ho scritto questo post con articoli presi in giro sul web e su riviste di lotta.
Il Grande Gama,il cui vero nome era Mian Ghulam Mohammad,nasce nel 1880 nel Punjab occidentale (ora Pakistan occidentale) da una famiglia di lottatori.
Inizia ad allenarsi all'età di 5 anni sotto la giuda del padre che gli insegna i millenari esercizi dell'Hindu Wrestling.
Per comprendere bene che tipo di uomo fosse è utile sapere che a 10 anni gli venne concesso,in virtù del fatto di essere figlio del grande lottatore Aziz Baksh,di iscriversi ad una competizione dove si affrontavano più di 400 tra i migliori wrestlers di tutta l'India,per vedere chi era in grado di fare più ripetizioni di squats liberi,chiamati "BETHAKS" .
Dopo ore di esercizi erano rimasti in 15.
A questo punto Jaswant Singh,il nobile che aveva promosso la gara,indicò che in mezzo a tanti campioni,il ragazzino di 10 anni era il chiaro vincitore.
Tempo dopo,quando gli chiesero quanti bethaks a vesse fatto in quella gara Gama rispose che non era stato possibile contarli,ma certamente alcune migliaia e che si ricordava di come fu costretto a letto per una settimana intera.
Questo era GAMA.
I suoi allenamenti comprendevano anche la famigerata "fossa":
la fossa era una buca da scavare circolarmente con zappe che pesavano 20-30 kg,per aumentare la stamina e la forza del polso e della mano,dei glutei e delle cosce.
Leggendaria era anche la sua dieta.
Si dice che fino a 15 anni non toccò carne,nutrendosi di latte mandorle e frutta.
Dopo i 15 anni portò i suoi carichi di lavoro gionalieri a 3000 BETHAKS e 1500 DANDS.
Correva 1 miglio con un anello di pietra di 50 kg legato al collo!!!.
Con questi carichi,lo zio che,dopo la morte del padre, lo allenava insieme al guru Madho Singh,decisero di "variare la dieta aggiungendo un estratto gelatinoso di ossa, articolazioni e tendini,considerato da molti lottatori musulmani una fonte di grande forza e di aiuto per lo sviluppo delle ginocchia,delle caviglie e delle altre articolazioni.:
Secondo Rajindarsingh Munna, in questo momento Gama si nutriva con una ventina di litri di latte, mezzo litro di burro chiarificato,3/4 di chilo di burro e quattro kg di frutta ogni giorno.
Più avanti,secondo Barkat Ali mangiava regolarmente sei polli o l'estratto di cinque chili di carne di montone,mescolati con un etto di burro chiarificato, dieci litri di latte con mezzo litro in più di burro chiarificato, circa 3/4 di chilo di una poltiglia di pasta di mandorle mescolata a un litro di succo di frutta.Si dice che al massimo della forma i suoi numeri giornalieri erano 6000 bethaks e 5000 dands,e che in alcuni dei suoi esercizi li praticasse con un anello di pietra di 95 kg!!!
Dopo che sconfisse tutti i lottatori dell'India,fu portato in Europa da un inglese che divenne il suo manager.
Arrivato in Inghilterra il suo manager contattò un giornalista americano della famosa e rispettata rivista John Bull Magazine,che stava organizzando,proprio in Inghilterra, un torneo tra i più grandi lottatori del mondo.
Arrivato nella villa il giornalista notò nel giardino un uomo che stava facendo esercizi:
abituato ad osservare gli allenamenti di grandi campioni,non ci fece molto caso ed accomodatosi sulla veranda della casa cominciò a conversare con il manager di Gama.
Pranzarono,presero il tè,chiacchierarono amabilmente sulla possibilità di iscrivere un lottatore indiano a quel torneo per ore,mentre l'uomo nel giardino continuava con serie interminabili di squat..
A quel punto il giornalista sbalordito chiese chi era quell'uomo che da ore si allenava senza interruzione:
quando il manager gli disse che quello era Gama,il wrestler di cui stavano parlando dalla mattina,il giornalista senza più alcun dubbio acconsentiì a farlo partecipare.
Sconfisse
tutti quelli che accettarono di combattere contro di lui,compreso
l'americano Roller che ne l 1906 aveva costretto al pareggio il campione Frank Gotch.
Dopo questa vittoria nessuno più accettò di sfidare Gama,nessuno tranne il grande Zbyszco.
Per più di due ore e mezza il lottatore polacco rimase sulla difensiva a terra;
avendo capito che nulla poteva contro la forza e l'abilità di Gama,sfruttando il suo grande vantaggio di peso, mantenne l'incontro in stallo,terminandolo sulla parità.
La rivincita fu decisa per una settimana dopo,ma Zbyszco non si presentò e Gama fu incoronato vincitore e premiato con la John Bull Championship Belt.
Per vari motivi non incontrò mai Frank Gotch,le autorità del wrestling americano dissero che Gama,scottato dal fatto che il polacco lo aveva obbligato al pari dopo più di 2 ore e mezza di lotta, si era rifiutato di affrontare il campione americano,ma tutti gli osservatori e la stampa specializzata mise in forte dubbio questa voce,anzi molti davano Gama sicuro vincitore essendo Gotch un tipo di wrestler molto aggressivo e "ruvido" e che quindi mai avrebbe impostato un match totalmente difensivo alla Zbyszco;
Lo stesso Zbyszco,l'uomo che li affrontò entrambi,così li paragona:
"Gama era supremo nella lotta in piedi.
Dubito che qualsiasi wrestler potesse stare in piedi di fronte a lui per più di qualche minuto.
Era dotato di prodigiosa energia,di una forza feroce, e la sua coordinazione e agilità era meravigliosa.
Gotch d'altra parte fu il miglior "picchiatore" e un maestro nelle prese.
Ma avrebbe potuto applicare queste sue abilità contro chi detiene la forza del Leone?
Io dubito che Gotch avrebbe potuto atterrare Gama,e se anche lo avesse fatto,certamente non avrebbe potuto immobilizzarlo al tappeto.
Ho lottato alla pari con Gotch per un'ora,mentre con Gama fui costretto ad un incontro totalmente difensivo,abbracciato al tappeto per tutta la durata dell'incontro;
nessuno aveva alcuna possibilità contro il lottatore indiano."
Il Grande Gama morì a Lahore il 23 maggio del 1963;
fu l'unico wrestler a rimanere imbattuto per tutto il corso della sua carriera,durata circa 40 anni con oltre 5000 incontri disputati.
Sconfisse lottatori del calibro dell'americano Benjamin Roller (atterrato 13 volte in 15 minuti),di Stanislao Zbyszko,dello svizzero John Lemm e di Maurice Deriaz .
P.S.
nella 4a foto dall'alto,Gama con suo fratello in una dimostrazione di lotta...Gama aveva 60anni!!!
.
è importante capire che NON sono esercizi per aumentare la massa muscolare,ma il loro scopo è incrementare la potenza e la resistenza dell'intero corpo.
Sono esercizi che per essere praticati non necessitano(per il 90%) di alcun attrezzo,ma solo del proprio peso corporeo e di tanta forza di volontà.
Adesso questo post per far conoscere chi era Gama,quello che è stato forse il più grande rappresentante della lotta indiana,certamente uno dei più grandi lottatori del XIX e XX secolo.
Ho scritto questo post con articoli presi in giro sul web e su riviste di lotta.
Il Grande Gama,il cui vero nome era Mian Ghulam Mohammad,nasce nel 1880 nel Punjab occidentale (ora Pakistan occidentale) da una famiglia di lottatori.
Inizia ad allenarsi all'età di 5 anni sotto la giuda del padre che gli insegna i millenari esercizi dell'Hindu Wrestling.
Per comprendere bene che tipo di uomo fosse è utile sapere che a 10 anni gli venne concesso,in virtù del fatto di essere figlio del grande lottatore Aziz Baksh,di iscriversi ad una competizione dove si affrontavano più di 400 tra i migliori wrestlers di tutta l'India,per vedere chi era in grado di fare più ripetizioni di squats liberi,chiamati "BETHAKS" .
Dopo ore di esercizi erano rimasti in 15.
A questo punto Jaswant Singh,il nobile che aveva promosso la gara,indicò che in mezzo a tanti campioni,il ragazzino di 10 anni era il chiaro vincitore.
Tempo dopo,quando gli chiesero quanti bethaks a vesse fatto in quella gara Gama rispose che non era stato possibile contarli,ma certamente alcune migliaia e che si ricordava di come fu costretto a letto per una settimana intera.
Questo era GAMA.
I suoi allenamenti comprendevano anche la famigerata "fossa":
la fossa era una buca da scavare circolarmente con zappe che pesavano 20-30 kg,per aumentare la stamina e la forza del polso e della mano,dei glutei e delle cosce.
Leggendaria era anche la sua dieta.
Si dice che fino a 15 anni non toccò carne,nutrendosi di latte mandorle e frutta.
Dopo i 15 anni portò i suoi carichi di lavoro gionalieri a 3000 BETHAKS e 1500 DANDS.
Correva 1 miglio con un anello di pietra di 50 kg legato al collo!!!.
Con questi carichi,lo zio che,dopo la morte del padre, lo allenava insieme al guru Madho Singh,decisero di "variare la dieta aggiungendo un estratto gelatinoso di ossa, articolazioni e tendini,considerato da molti lottatori musulmani una fonte di grande forza e di aiuto per lo sviluppo delle ginocchia,delle caviglie e delle altre articolazioni.:
Secondo Rajindarsingh Munna, in questo momento Gama si nutriva con una ventina di litri di latte, mezzo litro di burro chiarificato,3/4 di chilo di burro e quattro kg di frutta ogni giorno.
Più avanti,secondo Barkat Ali mangiava regolarmente sei polli o l'estratto di cinque chili di carne di montone,mescolati con un etto di burro chiarificato, dieci litri di latte con mezzo litro in più di burro chiarificato, circa 3/4 di chilo di una poltiglia di pasta di mandorle mescolata a un litro di succo di frutta.Si dice che al massimo della forma i suoi numeri giornalieri erano 6000 bethaks e 5000 dands,e che in alcuni dei suoi esercizi li praticasse con un anello di pietra di 95 kg!!!
Dopo che sconfisse tutti i lottatori dell'India,fu portato in Europa da un inglese che divenne il suo manager.
Arrivato in Inghilterra il suo manager contattò un giornalista americano della famosa e rispettata rivista John Bull Magazine,che stava organizzando,proprio in Inghilterra, un torneo tra i più grandi lottatori del mondo.
Arrivato nella villa il giornalista notò nel giardino un uomo che stava facendo esercizi:
abituato ad osservare gli allenamenti di grandi campioni,non ci fece molto caso ed accomodatosi sulla veranda della casa cominciò a conversare con il manager di Gama.
Pranzarono,presero il tè,chiacchierarono amabilmente sulla possibilità di iscrivere un lottatore indiano a quel torneo per ore,mentre l'uomo nel giardino continuava con serie interminabili di squat..
A quel punto il giornalista sbalordito chiese chi era quell'uomo che da ore si allenava senza interruzione:
quando il manager gli disse che quello era Gama,il wrestler di cui stavano parlando dalla mattina,il giornalista senza più alcun dubbio acconsentiì a farlo partecipare.
Dopo questa vittoria nessuno più accettò di sfidare Gama,nessuno tranne il grande Zbyszco.
Per più di due ore e mezza il lottatore polacco rimase sulla difensiva a terra;
avendo capito che nulla poteva contro la forza e l'abilità di Gama,sfruttando il suo grande vantaggio di peso, mantenne l'incontro in stallo,terminandolo sulla parità.
La rivincita fu decisa per una settimana dopo,ma Zbyszco non si presentò e Gama fu incoronato vincitore e premiato con la John Bull Championship Belt.
Per vari motivi non incontrò mai Frank Gotch,le autorità del wrestling americano dissero che Gama,scottato dal fatto che il polacco lo aveva obbligato al pari dopo più di 2 ore e mezza di lotta, si era rifiutato di affrontare il campione americano,ma tutti gli osservatori e la stampa specializzata mise in forte dubbio questa voce,anzi molti davano Gama sicuro vincitore essendo Gotch un tipo di wrestler molto aggressivo e "ruvido" e che quindi mai avrebbe impostato un match totalmente difensivo alla Zbyszco;
Lo stesso Zbyszco,l'uomo che li affrontò entrambi,così li paragona:
"Gama era supremo nella lotta in piedi.
Dubito che qualsiasi wrestler potesse stare in piedi di fronte a lui per più di qualche minuto.
Era dotato di prodigiosa energia,di una forza feroce, e la sua coordinazione e agilità era meravigliosa.
Gotch d'altra parte fu il miglior "picchiatore" e un maestro nelle prese.
Ma avrebbe potuto applicare queste sue abilità contro chi detiene la forza del Leone?
Io dubito che Gotch avrebbe potuto atterrare Gama,e se anche lo avesse fatto,certamente non avrebbe potuto immobilizzarlo al tappeto.
Ho lottato alla pari con Gotch per un'ora,mentre con Gama fui costretto ad un incontro totalmente difensivo,abbracciato al tappeto per tutta la durata dell'incontro;
nessuno aveva alcuna possibilità contro il lottatore indiano."
Il Grande Gama morì a Lahore il 23 maggio del 1963;
fu l'unico wrestler a rimanere imbattuto per tutto il corso della sua carriera,durata circa 40 anni con oltre 5000 incontri disputati.
Sconfisse lottatori del calibro dell'americano Benjamin Roller (atterrato 13 volte in 15 minuti),di Stanislao Zbyszko,dello svizzero John Lemm e di Maurice Deriaz .
P.S.
nella 4a foto dall'alto,Gama con suo fratello in una dimostrazione di lotta...Gama aveva 60anni!!!
.
lunedì 22 aprile 2013
Gita a Pinerolo
destinazione Pinerolo a trovare Lucia, poi Domenica un paio di ore a praticare con alcuni dei suoi studenti nella palestra dove insegna TJQ.
Intanto un ringraziamento grande alla Luci per l'ospitalità con la quale ci ha ospitato...nonostante il pauroso ritardo ci ha accolto in un agriturismo di Cavour e dopo averci offerto una cena luculliana, ha avuto il coraggio di ospitarci in casa sua.
Grande Lucia ;)
Domenica mattina partenza con colazione "a raso",nel senso "se magna fino che ce ne sta",gita turistica nel centro storico di Pinerolo dove era allestita dai suoi studenti una mostra sulla fisica,con esperimenti,cartelloni esplicativi e telescopi adati ad osservare il sole(davvero spettacolari!!!!!!).
Passaggio poi nella loro palestra,spettacolare anche quella
Alla lezione siamo partiti con 3 variazioni a piacere del saluto al sole,6 posture da 3 minuti,3 a dx e 3 a sx,nello specifico 2 fruste,2 caffè e 2 spinte.
Poi un paio di giri di montagna,un paio di giri sul cedere e rientrare,spinte lunghe e spinte a tenere.
Un'ora e mezza più o meno non tirata alla morte,ma comunque il sudore scendeva abbondante.
Complimenti in particolare a Gabriella per la tenacia e la forza che mette nel praticare,e a Flavio per la pazienza con al quale mi ha sopportato mentre lo tenevo al muro ;)
La palestra è davvero favolosa,se qualcuno in zona cerca una scuola di TJQ non credo possa trovare di meglio, nè come insegnante,nè come location,nè come ambiente in generale;
palestra con tatami,sauna,piscina e sala pesi da "urlo"...
P.S.
10 ripetizioni da 200kg alla pressa,ma potevo andare più su,se non fosse che avevo appena fatto la doccia e non volevo nè sudare nè strappare i miei pantaloni "chic" ;).
Mi spiace che non ho niente da pubblicare,Tatanka mi aveva assicurato che si sarebbe occupato lui delle foto,ma purtroppo con tutto quello che s'è mangiato(e bevuto)gli devono essere passate di mente... ;DDD.
In definitiva torniamo a Spezia con nuove amicizie,bei ricordi,la pancia piena,135 litri di Nebbiolo e 27 di Barbera.
E scusate se è poco ....
martedì 9 aprile 2013
Il Saluto al Sole
Su FB hanno postato questa bellissima immagine con la descrizione dei benefici che porta la pratica del Saluto al Sole.
Nella nostra scuola è il primo esercizio,il riscaldamento di ogni lezione,con l'esclusione del giorno in cui,come (sur)riscaldamento si fanno gli esercizi di Hindu Wrestling.
Mi sono state insegnate 10 varianti,come riscaldamento ne faccio 7...7 a sx e 7 a dx,tutte le posizioni riportate sotto vengono eseguite 2 volte a serie quindi in tutto 14 volte(14x12=168).
E' un riscaldamento duro e faticoso,noi lo pratichiamo senza mai mettere il tronco o le gambe a terra,il che si traduce in 20 minuti di fuoco,dove la forza delle mie braccia e delle mie spalle,specie nella variazioni dell'elefante e in della verticale,viene messa a dura prova.
Un esercizo perfetto per preparare il corpo alla seconda fase di riscaldamento che da noi consiste nel picchiarsi,prima contro il muro poi tra di noi.
Aggiungo qui sotto un breve video che mi hanno postato oggi perchè è veramente notevole.
Buona visione
Nella nostra scuola è il primo esercizio,il riscaldamento di ogni lezione,con l'esclusione del giorno in cui,come (sur)riscaldamento si fanno gli esercizi di Hindu Wrestling.
Mi sono state insegnate 10 varianti,come riscaldamento ne faccio 7...7 a sx e 7 a dx,tutte le posizioni riportate sotto vengono eseguite 2 volte a serie quindi in tutto 14 volte(14x12=168).
E' un riscaldamento duro e faticoso,noi lo pratichiamo senza mai mettere il tronco o le gambe a terra,il che si traduce in 20 minuti di fuoco,dove la forza delle mie braccia e delle mie spalle,specie nella variazioni dell'elefante e in della verticale,viene messa a dura prova.
Un esercizo perfetto per preparare il corpo alla seconda fase di riscaldamento che da noi consiste nel picchiarsi,prima contro il muro poi tra di noi.
Aggiungo qui sotto un breve video che mi hanno postato oggi perchè è veramente notevole.
Buona visione
lunedì 25 marzo 2013
Push Hands
Un video dove il M°Lau King illustra il push hands.
Questo Maestro,che ho incontrato all'inizio della mia pratica del TJQ,è stato il primo ad instilarmi dei dubbi su un certo modo di praticare e di vedere il TJQ;
è il primo che mi ha fatto sospettare che senza un corpo forte è impossibile essere "morbidi" e "rilassati",che senza passare dalla fatica fisica è difficile avanzare nello studio del TJQ.
Il video è doppiamente interessante perchè tradotto in italiano dal M° Tiziano Grandi,e quindi anche per chi,come me,non mastica l'inglese,è possibile ascoltare tutti i consigli e le "dritte" presenti e portarli poi nella nostra pratica.
Siccome chi sa riesce a spiegare uin maniera semplice e chiara anche i principi più complicati,consiglio davvero a tutti di guardarlo e riguardarlo;
è spiegato l'uso delle braccia,del corpo,l'importanza delle gambe,cosa vuol dire essere "morbidi",come spingere correttamente,ecc.ecc.ecc.
Questo è un gran regalo che vi faccio,quindi ringraziatemi ;D
Questo Maestro,che ho incontrato all'inizio della mia pratica del TJQ,è stato il primo ad instilarmi dei dubbi su un certo modo di praticare e di vedere il TJQ;
è il primo che mi ha fatto sospettare che senza un corpo forte è impossibile essere "morbidi" e "rilassati",che senza passare dalla fatica fisica è difficile avanzare nello studio del TJQ.
Il video è doppiamente interessante perchè tradotto in italiano dal M° Tiziano Grandi,e quindi anche per chi,come me,non mastica l'inglese,è possibile ascoltare tutti i consigli e le "dritte" presenti e portarli poi nella nostra pratica.
Siccome chi sa riesce a spiegare uin maniera semplice e chiara anche i principi più complicati,consiglio davvero a tutti di guardarlo e riguardarlo;
è spiegato l'uso delle braccia,del corpo,l'importanza delle gambe,cosa vuol dire essere "morbidi",come spingere correttamente,ecc.ecc.ecc.
Questo è un gran regalo che vi faccio,quindi ringraziatemi ;D
sabato 16 marzo 2013
1.000
Ieri sera per la prima volta ho passato i 1.000 Bethaks.
Era un pò che ci giravo intorno,ero arrivato vicino ai 900,anche se un pò troppo diluiti nella serata,poi settimana scorsa 650 abbastanza condensati e ieri sera il salto finale.
Arrivare a 1.000 di punto fisso ha significato,per me,alcune cose:
innanzitutto lotta contro i muscoli che gridano basta,lotta anche contro la mente che ti dice "ma che caxxo fai?"...
E poi ho capito,finalmente,perchè si devono fare prima le braccia e poi le gambe;
mi era capitato abbastanza spesso di alternare,da ieri invece non succederà più.
Impossibile pensare di fare le braccia dopo aver violentato le gambe.
Arrivare a 1.000 è anche comprendere meglio la grandezza di chi pratica scalate da 3.000-2.000-1.000.
Ma c'è altro ancora:
1.000 è anche pratica silenziosa,fatta di ansimi,respiri e lamenti di fatica;
1.000 è ritrovarsi seduti sulla panca dello spogliatoio dopo la doccia,con ai piedi una ciabatta e una scarpa;
1.000 è vedere Usque che tenta di dirti qualcosa,ma riesce solo ad emettere suoni inintelleggibili;
1.000 è annuirgli con la testa facendogli capire in silenzio che:"non ho capito niente di quello che hai detto,ma sono totalmente d'accordo con te,fratello";
1.000 è rinnovato amore per il TJQ,coronamento di un marzo che sta viaggiando bene.
Ma più di tutto,più di queste cose,e di altre che in questo momento non mi vengono in mente...
1.000 è sentirsi fortunati;
1.000 è essere in pace con tutto,o meglio con Il Tutto...
1.000 è essere sdraiati sul letto,guardare il soffito e pensare:"non voglio nulla di più"
Era un pò che ci giravo intorno,ero arrivato vicino ai 900,anche se un pò troppo diluiti nella serata,poi settimana scorsa 650 abbastanza condensati e ieri sera il salto finale.
Arrivare a 1.000 di punto fisso ha significato,per me,alcune cose:
innanzitutto lotta contro i muscoli che gridano basta,lotta anche contro la mente che ti dice "ma che caxxo fai?"...
E poi ho capito,finalmente,perchè si devono fare prima le braccia e poi le gambe;
mi era capitato abbastanza spesso di alternare,da ieri invece non succederà più.
Impossibile pensare di fare le braccia dopo aver violentato le gambe.
Arrivare a 1.000 è anche comprendere meglio la grandezza di chi pratica scalate da 3.000-2.000-1.000.
Ma c'è altro ancora:
1.000 è anche pratica silenziosa,fatta di ansimi,respiri e lamenti di fatica;
1.000 è ritrovarsi seduti sulla panca dello spogliatoio dopo la doccia,con ai piedi una ciabatta e una scarpa;
1.000 è vedere Usque che tenta di dirti qualcosa,ma riesce solo ad emettere suoni inintelleggibili;
1.000 è annuirgli con la testa facendogli capire in silenzio che:"non ho capito niente di quello che hai detto,ma sono totalmente d'accordo con te,fratello";
1.000 è rinnovato amore per il TJQ,coronamento di un marzo che sta viaggiando bene.
Ma più di tutto,più di queste cose,e di altre che in questo momento non mi vengono in mente...
1.000 è sentirsi fortunati;
1.000 è essere in pace con tutto,o meglio con Il Tutto...
1.000 è essere sdraiati sul letto,guardare il soffito e pensare:"non voglio nulla di più"
giovedì 28 febbraio 2013
mercoledì 6 febbraio 2013
Big Match
Si è disputata,qualche sera fa nella sede del LaSpeziaTJQ Club,una sfida stellare tra i campioni di GamaTennisFoot,Johan"the Max" Cruijff in coppia con René "Usque" van de Kerkhof
e Giorgio"Tatanka"Chinaglia affiancato da Antônio Carlos Cerezo, meglio conosciuto come Toninho"Albis"Cerezo.
La sfida inizia in un clima amichevole,e vede alla prima battuta Toninho"Albis"Cerezo.
Le battute del brazileiro sorprendono per efficacia la coppia degli olandesi volanti che,ancora in rodaggio,subiscono un paio di punti a freddo;
il primo gioco termina ai 4 vantaggi che costano una pesante penalità ad entrambe le squadre;
la coppia olandese parte con un 120 di gambe mentre il duo italo-brasiliano se la gioca con un 30 di braccia.
Il match nei successivi giochi continua con un andamento altalenante...nessuna delle coppie riesce a strappare il servizio agli avversari;
i giochi sono tirati all'ultimo punto e le penalità si fanno pesanti per entrambe le squadre.
Al settimo gioco quella che potrebbe essere la svolta del primo set.
In battuta si presenta Giorgione"Tatanka"Chinaglia:
calcio preciso e violento,la palla sfiora la rete divisoria,sembra un ace,ma Johan"The Max"Cruijff con classe sopraffina ribatte in campo avverso:
sulla palla si avventa ora Albis Cerezo,il suo gioco fantasioso sfida le leggi della fisica e,in modo a dir poco sbalorditivo,riesce ancora a rispondere con un lob al colpo di classe del capitano olandese,ma ecco che "Usque" van de Kerkhof,nonostante la stazza,si produce in un sontuoso stacco di testa e schiaccia la palla là dove Giorgione "Tatanka"non può arrivare,strappando il servizio agli avversari.
Il gioco successivo è tiratissimo...la coppia italo-brazileira tenta subito il contro-break,ma ancora una volta la classe infinita di"The Max" spegne le velleità di rimonta.
Siamo ora al 5-4 per gli olandesi che vanno in battuta con "Usque"van de Kerkhof";
palla velenosa,Toninho"Albis"Cerezo ribatte d'istinto,la palla sembra corta,scatto violento di Giorgione"Tatanka"Chinaglia che con un colpo di caviglia spiazza i talentuosi olandesi...
sul 40-30 per gli arancioni,palla ad effetto,ancora "Albis"Cerezo in ricezione,colpo di tacco per il compagno che entra in scivolata,ma manda la palla a schiantarsi fuori dal campo.
Set terminato con la vittoria olandese.
Ma ecco che al momento delle penalità si accende un violento diverbio tra le squadre.
Toninho"Albis",forse involontariamente,compie la penalità in 3 step,cosa assolutamente vietata dal rigido regolamento di gara,che ne concede al massimo due.
"The Max"Cruijff,sempre rispettoso dei regolamenti,civilmente protesta per il chiaro fallo;
le spiegazioni di Toninho Cerezo non riescono a produrre altro che un patetico"ma io non lo sapevo",fatto peraltro smentito anche dagli altri 3 players.
A questo punto Giorgione"Tatanka"decide di pagare lui la penalità aggiuntiva...il regolamento lo vieterebbe nel modo più assoluto,ma i generosi olandesi acconsentono,anche se la rigidissima etica sportiva di "The Max"Cruijff,crea qualche tensione con l'altro olandese,più predisposto a chiudere un occhio sulla palese violazione del regolamento.
Il nuovo set iniza così in un clima di grande tensione.
Giorgione"Tatanka" diventa aggressivo e provoca ripetutamente,con atteggiamenti irrispettosi,i due avversari,tentanto di seminare zizzania nella squadra olandese;
ma la grande saggezza di "TheMax",che accetta in silenzio gli improperi del compagno "Usque"van de Kerkhof per alcune palle,dobbiamo dire davvero imprendibili perse dal capitano,smonta il velleitario tentativo dell'italiano.
Ora il match è violento e senza esclusioni di colpi.
I giochi sono avvincenti,ai colpi di classe dei sue olandesi rispondono le giocate antigravitazionali di Toninho"Albis"Cerezo,che serve palle incredibili per le incornate sempre fortunate,ma spesso vincenti di Giorgione"Tatanka"Chinaglia.
Le penitenze vengono ora pagate sotto l'attento e vigile occhio degli avversari,con sguardi colmi di odio.
Nonostante le frequenti penalità fiacchino le gambe del grande Johan"TheMax",la sua classe,la sua padronanza di gioco e la sua eleganza nel tocco iniziano pesantemente a fare la differenza,portando il risultato ad un secco 4-1.
A questo punto "Albis"Cerezo viene colto dalla famigerata "Saudade do Brasil".
Le gambe pesanti impediscono i mirabolanti tocchi che avevano mantenuto aperto il primo set...inutilmente Giorgione tenta di rialzare il morale del suo compagno,ormai sempre più desideroso della calda sabbia della spiaggia di Ipanema piuttosto che del freddo tatami ligure.
La partita è ormai segnata.
Giorgione"Tatanka" insegue invano il pallone,saltando a vuoto e tentando colpi "da circo"...anche "Albis"Cerezo,ormai alla frutta,svirgola ogni palla possibile.
Il set si chiude con un pesantissimo 6-2.
La tensione è alle stelle e il clima pesante contamina anche il post-partita...il momento della doccia,anziche spazio di relax e teatro di amichevoli discussioni sull'andamento della grande sfida,diventa occasione di cattiverie e rivincite maligne.
I due olandesi negano l'accesso alla doccia al brazileiro,costretto nudo al gelo per mezz'ora..al momento dell'uscita di "Tatanka",che concede il posto al compagno,con un guizzo di perfidia ben studiato,Toninho "Albis"Cerezo,chiude improvvisamente il miscelatore della sua doccia,causando scottature di 3°grado a"The Max" e "Usque".
In questo clima torbido e brutale si chiude la sfida dell'anno.
e Giorgio"Tatanka"Chinaglia affiancato da Antônio Carlos Cerezo, meglio conosciuto come Toninho"Albis"Cerezo.
La sfida inizia in un clima amichevole,e vede alla prima battuta Toninho"Albis"Cerezo.
Le battute del brazileiro sorprendono per efficacia la coppia degli olandesi volanti che,ancora in rodaggio,subiscono un paio di punti a freddo;
il primo gioco termina ai 4 vantaggi che costano una pesante penalità ad entrambe le squadre;
la coppia olandese parte con un 120 di gambe mentre il duo italo-brasiliano se la gioca con un 30 di braccia.
Il match nei successivi giochi continua con un andamento altalenante...nessuna delle coppie riesce a strappare il servizio agli avversari;
i giochi sono tirati all'ultimo punto e le penalità si fanno pesanti per entrambe le squadre.
Al settimo gioco quella che potrebbe essere la svolta del primo set.
In battuta si presenta Giorgione"Tatanka"Chinaglia:
calcio preciso e violento,la palla sfiora la rete divisoria,sembra un ace,ma Johan"The Max"Cruijff con classe sopraffina ribatte in campo avverso:
sulla palla si avventa ora Albis Cerezo,il suo gioco fantasioso sfida le leggi della fisica e,in modo a dir poco sbalorditivo,riesce ancora a rispondere con un lob al colpo di classe del capitano olandese,ma ecco che "Usque" van de Kerkhof,nonostante la stazza,si produce in un sontuoso stacco di testa e schiaccia la palla là dove Giorgione "Tatanka"non può arrivare,strappando il servizio agli avversari.
Il gioco successivo è tiratissimo...la coppia italo-brazileira tenta subito il contro-break,ma ancora una volta la classe infinita di"The Max" spegne le velleità di rimonta.
Siamo ora al 5-4 per gli olandesi che vanno in battuta con "Usque"van de Kerkhof";
palla velenosa,Toninho"Albis"Cerezo ribatte d'istinto,la palla sembra corta,scatto violento di Giorgione"Tatanka"Chinaglia che con un colpo di caviglia spiazza i talentuosi olandesi...
sul 40-30 per gli arancioni,palla ad effetto,ancora "Albis"Cerezo in ricezione,colpo di tacco per il compagno che entra in scivolata,ma manda la palla a schiantarsi fuori dal campo.
Set terminato con la vittoria olandese.
Ma ecco che al momento delle penalità si accende un violento diverbio tra le squadre.
Toninho"Albis",forse involontariamente,compie la penalità in 3 step,cosa assolutamente vietata dal rigido regolamento di gara,che ne concede al massimo due.
"The Max"Cruijff,sempre rispettoso dei regolamenti,civilmente protesta per il chiaro fallo;
le spiegazioni di Toninho Cerezo non riescono a produrre altro che un patetico"ma io non lo sapevo",fatto peraltro smentito anche dagli altri 3 players.
A questo punto Giorgione"Tatanka"decide di pagare lui la penalità aggiuntiva...il regolamento lo vieterebbe nel modo più assoluto,ma i generosi olandesi acconsentono,anche se la rigidissima etica sportiva di "The Max"Cruijff,crea qualche tensione con l'altro olandese,più predisposto a chiudere un occhio sulla palese violazione del regolamento.
Il nuovo set iniza così in un clima di grande tensione.
Giorgione"Tatanka" diventa aggressivo e provoca ripetutamente,con atteggiamenti irrispettosi,i due avversari,tentanto di seminare zizzania nella squadra olandese;
ma la grande saggezza di "TheMax",che accetta in silenzio gli improperi del compagno "Usque"van de Kerkhof per alcune palle,dobbiamo dire davvero imprendibili perse dal capitano,smonta il velleitario tentativo dell'italiano.
Ora il match è violento e senza esclusioni di colpi.
I giochi sono avvincenti,ai colpi di classe dei sue olandesi rispondono le giocate antigravitazionali di Toninho"Albis"Cerezo,che serve palle incredibili per le incornate sempre fortunate,ma spesso vincenti di Giorgione"Tatanka"Chinaglia.
Le penitenze vengono ora pagate sotto l'attento e vigile occhio degli avversari,con sguardi colmi di odio.
Nonostante le frequenti penalità fiacchino le gambe del grande Johan"TheMax",la sua classe,la sua padronanza di gioco e la sua eleganza nel tocco iniziano pesantemente a fare la differenza,portando il risultato ad un secco 4-1.
A questo punto "Albis"Cerezo viene colto dalla famigerata "Saudade do Brasil".
Le gambe pesanti impediscono i mirabolanti tocchi che avevano mantenuto aperto il primo set...inutilmente Giorgione tenta di rialzare il morale del suo compagno,ormai sempre più desideroso della calda sabbia della spiaggia di Ipanema piuttosto che del freddo tatami ligure.
La partita è ormai segnata.
Giorgione"Tatanka" insegue invano il pallone,saltando a vuoto e tentando colpi "da circo"...anche "Albis"Cerezo,ormai alla frutta,svirgola ogni palla possibile.
Il set si chiude con un pesantissimo 6-2.
La tensione è alle stelle e il clima pesante contamina anche il post-partita...il momento della doccia,anziche spazio di relax e teatro di amichevoli discussioni sull'andamento della grande sfida,diventa occasione di cattiverie e rivincite maligne.
I due olandesi negano l'accesso alla doccia al brazileiro,costretto nudo al gelo per mezz'ora..al momento dell'uscita di "Tatanka",che concede il posto al compagno,con un guizzo di perfidia ben studiato,Toninho "Albis"Cerezo,chiude improvvisamente il miscelatore della sua doccia,causando scottature di 3°grado a"The Max" e "Usque".
In questo clima torbido e brutale si chiude la sfida dell'anno.
mercoledì 23 gennaio 2013
Cos'e TJQ?
E' TJQ,non è TJQ...quante volte abbiamo sentito questo ritornello?
Un mare di volte...
Si sentono così tante versioni su cosa sia o non sia il TJQ,che alla fine, il minimo che si può fare è ubriacarsi di mille parole,senza riuscire a chiarirsi le idee.
Se tiri pugni non va bene perchè stai facendo boxe...
se ti entra una proiezione o una spazzata non va bene perchè stai facendo judo...
se dai un calcio no perchè è kick...
Non parliamo poi se si finisci col lottare a terra...
Mah!
Secondo me tutte queste confusioni hanno un'unica radice:troppa teoria e poca pratica.
Come ho sentito dire una volta,alla fine TJQ è:
due persone che "vengono alle mani".
Certamente verranno alle mani secondo i principi del Tao,ma se non fai a cazzotti,alla fine non stai facendo T JQ.
Siamo sicuri poi di poter dire che un pugile che schiva di un millimetro il pugno avversario,o che colpisce un attimo prima non si muova secondo i principi del Tao...?
E un judoka che sbilancia l'avversario e lo proietta?
E un lottatore,un kickboxer,un rikishi mentre si scontrano,non sono in rispetto dei principi del Tao?
Ci sono grandi differenze tra questo pugno,questa proiezione,questa spinta,questo sbilanciamento,e quelli del TJQ?
Io non credo.
Un mare di volte...
Si sentono così tante versioni su cosa sia o non sia il TJQ,che alla fine, il minimo che si può fare è ubriacarsi di mille parole,senza riuscire a chiarirsi le idee.
Se tiri pugni non va bene perchè stai facendo boxe...
se ti entra una proiezione o una spazzata non va bene perchè stai facendo judo...
se dai un calcio no perchè è kick...
Non parliamo poi se si finisci col lottare a terra...
Mah!
Secondo me tutte queste confusioni hanno un'unica radice:troppa teoria e poca pratica.
Come ho sentito dire una volta,alla fine TJQ è:
due persone che "vengono alle mani".
Certamente verranno alle mani secondo i principi del Tao,ma se non fai a cazzotti,alla fine non stai facendo T JQ.
Siamo sicuri poi di poter dire che un pugile che schiva di un millimetro il pugno avversario,o che colpisce un attimo prima non si muova secondo i principi del Tao...?
E un judoka che sbilancia l'avversario e lo proietta?
E un lottatore,un kickboxer,un rikishi mentre si scontrano,non sono in rispetto dei principi del Tao?
Ci sono grandi differenze tra questo pugno,questa proiezione,questa spinta,questo sbilanciamento,e quelli del TJQ?
Io non credo.
mercoledì 2 gennaio 2013
e per il 2013....?
.....Cosa augurarmi per il 2013?
La prima cosa che ho pensato,subito,è stata che mi piacerebbe tirare 12 mesi come abbiamo tirato settembre,ottobre,e in parte novembre...
Non è facile;
gli impegni di lavoro e la durezza della pratica,uniti al trascorrere degli anni,rendono l'obiettivo alquanto problematico da raggiungere;
allora devo cercare di trovare delle motivazioni che possano trainarmi alla pratica dura nei momenti di crisi e di fatica.
Quali possono essere dunque questi "traini"?
Me ne viene in mente,al momento,solo uno, forse il più importante:
ricordarmi del perchè ho inziato a praticare TJQ,e quanto questo mi abbia cambiato;
questo è lo stimolo più forte,quello che dovrei tenere sempre ben presente quando,dopo una giornata di lavoro, la voglia di tornare a casa sovrasta quella di andare in palestra.
Ricordarmi di quanto ero debole,piuttosto incline agli errori e alle "stronzate",di qualsiasi natura esse fossero,non può che aiutarmi a fare la svolta giusta,quando mi trovo alla rotonda che mi porta o al Judo Club,o verso casa.
Ricordarmi sempre cosa cerco e cosa voglio,e ricordare ogni volta quanto la pratica del TJQ possa ancora aiutarmi in questa ricerca.
La prima cosa che ho pensato,subito,è stata che mi piacerebbe tirare 12 mesi come abbiamo tirato settembre,ottobre,e in parte novembre...
Non è facile;
gli impegni di lavoro e la durezza della pratica,uniti al trascorrere degli anni,rendono l'obiettivo alquanto problematico da raggiungere;
allora devo cercare di trovare delle motivazioni che possano trainarmi alla pratica dura nei momenti di crisi e di fatica.
Quali possono essere dunque questi "traini"?
Me ne viene in mente,al momento,solo uno, forse il più importante:
ricordarmi del perchè ho inziato a praticare TJQ,e quanto questo mi abbia cambiato;
questo è lo stimolo più forte,quello che dovrei tenere sempre ben presente quando,dopo una giornata di lavoro, la voglia di tornare a casa sovrasta quella di andare in palestra.
Ricordarmi di quanto ero debole,piuttosto incline agli errori e alle "stronzate",di qualsiasi natura esse fossero,non può che aiutarmi a fare la svolta giusta,quando mi trovo alla rotonda che mi porta o al Judo Club,o verso casa.
Ricordarmi sempre cosa cerco e cosa voglio,e ricordare ogni volta quanto la pratica del TJQ possa ancora aiutarmi in questa ricerca.
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